LETTERA APERTA E PUBBLICA AL SENATORE ALESSIO BUTTI - Comitato Garanzie Diritti Identità Digitale

CGDID
Comitato Garanzie Diritti Identità Digitale
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LETTERA APERTA E PUBBLICA AL SEN. ALESSIO BUTTI
SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
CON DELEGA ALL'INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Richiesta da parte dei cittadini per un Suo fattivo intervento a garanzia del rispetto della legge relativa all'emissione di Firme Digitali.


Preg.mo Sen. Alessio Butti,

sono Silvia Maria Manteiga Pousa, Presidente del CGDID, Comitato di imprenditori, liberi professionisti e cittadini italiani ed europei nato per la tutela dei diritti inalienabili dell'identità nell'era della Transizione Digitale.

Con la presente le rappresento la grave situazione -che preoccupa notevolmente tutti i cittadini- che può minare la base della sicurezza per una corretta transizione digitale e sulle garanzie che deve dare lo Stato.

In breve, un Ente Certificatore ha emesso la Firma Digitale di due cittadini senza il loro consenso, senza le loro firme autografe e senza averle consegnate ad essi ma consegnandole ad un terzo soggetto, con tutte le conseguenze che ne sono derivate! Questo Ente Certificatore “afferma [pubblicamente] con forza il pieno rispetto della legge e l'assoluta legittimità delle procedure utilizzate per il rilascio della firma digitale” ed aggiunge: La firma digitale - correttamente rilasciatae minaccia pesantemente i cittadini che abbiano l'ardire di interessarsi e diffondere questa gravissima vicenda!

Orbene, questo è quello che è successo agli imprenditori Alexandro Ladaga e Nicola Carlo Ladaga! E l'Ente Certificatore è la CCIAA di Roma.

Queste sono le premesse per il futuro delle nostre Identità Digitali?

Divenuta una questione pubblica, dopo che sono stati mostrati pubblicamente i moduli di richiesta ed attivazione dei due imprenditori dove non ci sono le loro firme autografe -e il Codice dell'Amministrazione Digitale lo vieta-, non si è fatta mancare da migliaia di cittadini ed imprenditori, liberi professionisti italiani ed europei il pieno appoggio solidale; a questo scopo manifestiamo l'URGENZA e la necessità di maggiori garanzie su una corretta emissione di Identità e Firme Digitali; non si può rimanere indifferenti al caso degli imprenditori Ladaga!

Sen. Butti, i cittadini sono inorriditi e spaventati perché questa aberrante situazione può capitare a chiunque!

Questo è quello che preoccupa i cittadini che si avviano alla Transizione Digitale: che davanti ad un tale sopruso da parte di un Ente Pubblico in danno a dei cittadini non ci sia un intervento chiaro e deciso da parte dello Stato che dovrebbe vigilare sull'innovazione digitale in atto.

Può un Ente Certificatore emettere la Firma Digitale di un cittadino senza raccogliere la sua firma autografa? Che garanzie ci sono nell'emissione di una Firma Digitale in cui non c'è la firma autografa del titolare?

Sen. Butti, è fondamentale, per la garanzia di tutti i cittadini, un Suo fattivo intervento, con la Sua specifica autorità di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Innovazione tecnologica, a tutela dei diritti connessi a un'Identità Digitale sicura, affinché sia fatta trasparenza e giustizia, affinché sia rispettato il CAD e affinché il caso Ladaga, “caso 0 della Transizione Digitale”, non possa mai più ripetersi.

A nome di tutti i sostenitori del comitato CGDID, con la stima che ripongono in Lei, attendo con fiducia un Suo tempestivo intervento che ponga fine a questa gravissima vicenda.

Con i nostri più distinti saluti,
Silvia Maria Manteiga Pousa
Presidente CGDID
Roma, 13 novembre 2023   
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